Pekka Tuuri è un premiato fotografo subacqueo di Espoo, Finlandia. La sua formazione è ingegneristica, ma oggi trascorre gran parte della sua vita sott'acqua per immortalare il bellissimo mondo, raramente visto, del Mar Baltico e dei laghi finlandesi.
La sua passione per la fotografia è iniziata già da bambino, quando fotografava i fiori del giardino di famiglia. Per Pekka, la fotografia è un modo per valorizzare le diverse esperienze, per vedere di più e catturare i ricordi.
La fotografia subacquea è iniziata nel 1994, quando Pekka è stato ispirato dalle immagini di Osku Puukila nel Mar Rosso. Pekka ha iniziato a fare immersioni già nel 1989. Oggi Tuuri fotografa soprattutto la natura subacquea finlandese che non viene fotografata così frequentemente. "È possibile ottenere immagini "nuove" nelle acque finlandesi, qualcosa che non è mai stato fotografato prima. In Finlandia è possibile immergersi tutto l'anno e la fotografia non deve essere limitata solo alle escursioni subacquee". Dice Pekka.
I luoghi preferiti da Pekka per immergersi e fotografare sono Hanko e l'arcipelago. Lì si trovano le acque più limpide e molta vita marina da fotografare. Soprattutto il Mar Baltico insegna al subacqueo ad apprezzare le piccole cose, poiché non c'è una grande vita marina o coralli colorati. Per Pekka, seguire e fotografare la natura soddisfa la sua curiosità e insegna una tranquilla vita ordinaria che non ha bisogno di fuochi d'artificio ogni giorno. Tuttavia, egli afferma che il Mar Baltico è il posto migliore al mondo per immergersi in relitti di legno, che possono essere qualcosa di diverso ed eccitante.
Il Mar Baltico significa molto per Pekka Tuuri. È il luogo e lo scenario più importante nel suo cuore. Le onde del Mar Baltico, le isole rocciose dell'arcipelago e la natura sottomarina sono qualcosa che fa emozionare anche questo ingegnere. Ecco perché vuole sostenere gli sforzi per proteggere e salvare il Mar Baltico.
Durante le immersioni Pekka ha visto il problema dell'eutrofizzazione che ha conseguenze sul mare. Le quantità di alcune specie marine autoctone sono diminuite drasticamente, mentre altre specie sono aumentate. Ci sono state buone azioni per diminuire l'eutrofizzazione, ma bisogna fare di più, dice Pekka. Invece delle alghe blu-verdi, Pekka indica le alghe filamentose come il suo peggior nemico, che lo costringono a limitare le immersioni in mare al periodo autunnale, quando la presenza di queste alghe è minore.
Pekka ci incoraggia, come individui, a intraprendere più azioni per limitare il nostro consumo complessivo e a concentrarci maggiormente su modi di vita sostenibili. Queste azioni non avranno probabilmente un effetto diretto sul Mar Baltico, ma sposteranno la nostra attenzione in generale verso la protezione della natura e avranno un effetto indiretto sul Mar Baltico. Per avere un vero effetto, secondo l'esperto, i sistemi di depurazione delle acque devono essere migliorati in tutta l'area del Mar Baltico.
Grazie, Pekka, per l'intervista e per il sostegno al nostro progetto Save the Baltic Sea! È possibile vedere altri lavori di Pekka su il suo sito web o nel gruppo Facebook Finlandia subacquea.
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